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Cinque Riserve MAB UNESCO per una nuova visione comune del Grande Fiume

Sabato 13 aprile è stata una giornata storica per le Riserve MaB Unesco del Po

(16 Apr 24) I soggetti gestori delle cinque Riserve della Biosfera presenti lungo l'asta principale del fiume hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa che le riunisce in un coodinamento territoriale nell'ottica della salvaguardia e dello sviluppo del territorio.

A Cremona erano presenti alla conferenza stampa, moderata dal giornalisti Andrea Gavazzoli, i  rappresentanti degli enti gestori delle cinque Riserve MAB UNESCO: Riserva MAB UNESCO Monviso, Riserva MAB UNESCO Collina Po, Riserva MAB UNESCO Ticino Val Grande Verbano, Riserva MAB UNESCO Po Grande e Riserva MAB UNESCO Delta Po.

Le Riserve della Biosfera coinvolte sono strettamente connesse al reticolo idrografico del fiume Po, in termini di risorse ambientali, economiche, culturali e sociali.

E' nata così la necessità di sviluppare sinergie e collaborazioni al fine di garantire maggiore integrazione ed efficacia rispetto ai Piani d'Azione approvati nelle rispettive Riserve della Biosfera e, in termini più generali, rispetto ai progetti che le Riserve della Biosfera sostengono e promuovono.

Il fiume Po rappresenta un mosaico complesso e variegato ma costituisce anche un unicum imprescindibile che cuce, come un filo blu, tutto il Nord del Paese. In questo momento storico di evidenti cambiamenti, non solo climatici, la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa rappresenta uno strumento di pianificazione territoriale in grado di superare la frammentazione amministrativa, nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi Agenda ONU 2030 e i target del Piano d'Azione di Lima all'interno per il Programma Man and Biosphere (Uomo e Biosfera) dell'UNESCO.

La direttrice dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, Emanuela Sarzotti ha presenziato in rappresentanza dell'Ente-Parco, partner e promotore della Riserva MAB UNESCO CollinaPo. Questa riserva, che comprende un'area di intensa antropizzazione quale quella metropolitana gravitante attorno a Torino, rappresenta il primo Urban MAB in Italia e conta una popolazione residente di circa un milione e mezzo di abitanti. Dal punto di vista amministrativo, la Riserva coinvolge 86 Comuni, appartenenti a quattro Province diverse (Asti, Cuneo, Torino, Vercelli), e comprende la totalità delle zone tutelate dall'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese e, limitatamente a Stupinigi e Venaria, dai Parchi Reali.

Alla luce dell'esperienza di successo della strada finora percorsa, l'obiettivo dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è ora di promuovere l'estensione del territorio del MAB Collina Po, favorendo l'adesione dei comuni dell'alessandrino e del vercellese, in accordo con gli altri soggetti della rete. In questo modo tutti i territori che si affacciano sul Po, dalla foce al delta, saranno accomunati dalla stessa visione di sviluppo sostenibile promossa dal Programma MAB Unesco.

L'accordo stipulato tra le 5 Riserve MaB Unesco del Po presuppone anche la costituzione di un Tavolo di Coordinamento, la cui segreteria è in capo all'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, che svolgerà un ruolo operativo nella definizione e attuazione delle azioni congiunte da mettere in campo. I lavori del Tavolo interesseranno anche iniziative di educazione e partecipazione attiva delle nuove generazioni e il coinvolgimento di portatori d'interesse pubblici e privati per concretizzare azioni di comunicazione e promozione di questo immenso patrimonio condiviso.

Il Tavolo di Coordinamento composto dalle cinque Riserve della Biosfera del Po, intende presentarsi all'interno della mostra "Change! Ieri, oggi, domani. Il Po" che sarà inaugurata a Torino, nelle sale di Palazzo Madama, il prossimo 27 giugno e resterà aperta fino al 13 gennaio 2025. La mostra ha lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace ed immediato.

R.A.


Allegati:
I relatori presenti alla conferenza stampa a Cremona
I relatori presenti alla conferenza stampa a Cremona
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