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Tra il Paleoalveo del Tanaro, il Borgo Cornalese e il Dongione della Gorra

La campagna tra l'autostrada A6 per Savona e il Po e che da Carmagnola giunge fino a La Loggia è uno dei sistemi di paesaggio tra i più vari e ancora miracolosamente integri. Il paleoalveo del Tanaro, che finisce in corrispondenza delle tenute da cui si diparte il lungo rettifilo che collega l'Abbazia di Casanova, i Tetti Faule e quel monumento di paesaggio che è Borgo Cornalese, fino alle tenute che fanno da corona al cosiddetto Dongione della Gorra: questo è un sistema di paesaggi unitario e molteplice che va valorizzato nella sua integrità e indivisibilità. Anche qui il paesaggio esiste, vi sono già circuiti che le associazioni locali hanno identificato e promosso, ma ciò che manca è un progetto di sistema con la sua rete di mobilità dolce, realizzata secondo criteri di sicurezza e di qualità. Così come manca un progetto di riqualificazione architettonica di queste antiche borgate. Qui è il traffico dell'autostrada e delle strade, che tagliano quest'area, il più consistente fattore di impatto ambientale, che va a detrimento della tranquillità del paesaggio. Occorre pervenire ad un appropriato progetto di mitigazione e compensazione ambientale in grado di riportare i livelli di impatto entro le soglie dell'ammissibilità.

Tra il Paleoalveo del Tanaro, il Borgo Cornalese e il Dongione della Gorra
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