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A Collesano nel Parco delle Madonie Tanti Modi per Gustare Collesano tutte le domeniche

(Petralia Sottana, 21 Mar 18) Collesano, si raggiunge in meno di un'ora dalla costa, è adagiato sulle pendici di un monte che già in epoca araba veniva chiamato Monte d'Oro, in un'area in cui la presenza umana è attestata fin dall'antichità. Si racconta che sotto la dominazione musulmana il centro era descritto dal geografo arabo Al Muquaddasi con il nome di Qal'at as-sirat, ovvero "rocca sulla retta via", ed era inserita tra i centri urbani di un certo rilievo nel decimo secolo. Il Monte d'Oro e il sito di Qal'at as-sirat sono citati nel celebre trattato di Al Edrisi, geografo musulamano alla corte di re Ruggero. Intorno all'anno mille l'abitato di Collesano era dunque una "rocca sopra un colle scosceso ed elevato poggio" che "abbonda d'acque e ha molte terre da coltivare", dove esisteva un castello "fortificato e difendevolissimo". Edrisi costituisce la prima fonte che testimonia la distruzione del centro antico avvenuta per volere di re Ruggero ll, che ne dispose in seguito la ricostruzione: Collesano infatti nasce dal trasferimento dell'antico stanziamento abitato sul Monte d'Oro nella zona dell'attuale centro abitato, fondato in età in età normanna e concesso in feudo ad Adelicia, nipote di re Ruggero, la quale ne fece il centro di una vasta signoria territoriale.Nel Duecento Collesano viene descritto come  centro fortificato e protetto da mura, che poteva contare "trecento fuochi" cioè circa milleduecento abitanti. Per una serie di successioni e mirate politiche matrimoniali, si succedono vari passaggi di proprietà tra famiglie siciliane, come i Ventimiglia, e feudatari francesi e spagnoli, fino allo straordinario sviluppo economico di Cinque e Seicento, quando, con le signorie dei Cardona, degli Aragona e dei Moncada, il centro vide sorgere opifici e botteghe artigianali, confraternite religiose e una rinomata produzione artistica di ceramiche conosciute ancora oggi. Passeggiando per il quartiere Bagherino, all'estremo nord dell'abitato, si respira l'atmosfera antica del castello medievale: il quartiere merita una visita, non fosse altro per la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo. Tra passeggiate nei sentieri del Parco delle Madonie,  visita al frantoio e al forno a legna che ancora viene alimentato con i gusci delle mandorle, che regalano al pane un aroma particolare, tappa obbligatoria nel centro del paese è una visita al museo della Targa Florio, storica competizione automobilistica delle Madonie. Nel museo sono conservati fotografie, costumi, oggetti e cimeli di una delle corse più amate e suggestive della storia, creata nel 1906 da Vincenzo Florio. Uno degli aspetti più interessanti del paese è dato dalla presenza delle botteghe della ceramica. Collesano, insieme a Burgio, Caltagirone, Palermo e Sciacca è uno dei sei centri siciliani depositari di una tradizione antica e rinomata della lavorazione e decorazione dell'argilla. Tutte le domeniche per i visitatori amanti della storia di questi meravigliosi borghi dei monumenti e del cibo anche in aperta campagna una grande opportunità organizzata dall'Az.Agricola Fulvio Meli e dall'Ippoclub Parapo Collesano dal nome di TANTI MODI PER GUSTARE COLLESANO manifestazioni domenicali rivolte a tutti coloro che vogliono conoscere sia il paese di collesano con la sua storia, cultura e tradizione, sia coloro che vogliono trascorrere domeniche all'insegna del buon cibo e in aperta campagna.Manifestazione patrocinata dal Parco delle Madonie.

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