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Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili

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Intervento del Commissario Straordinario del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili Prof. Marcello Vasselli nella seduta della Comunità del Parco del 12/09/2013

(Palombara Sabina, 20 Set 13) "Il territorio del Parco dei Monti Lucretili lo conosco molto bene. Per le mie frequentazioni passate e attuali, per i miei antichi legami familiari nel versante orientale, per il mio lavoro e i miei interessi culturali nel versante occidentale. Ma visitarlo, come sto facendo in questi giorni da Commissario, sia insieme al personale dell'Ente, sia da solo, me lo fa guardare con occhi più attenti e mi suscita due reazioni di segno opposto.

La prima di entusiasmo per la sua bellezza e per le sue grandi potenzialità turistiche e socio economiche derivanti dalla ricchezza del suo ambiente, dei suoi beni culturali, degli interessi scientifici che suscita.

La seconda di sconforto per le sue fragilità, derivanti: da situazioni di abbandono o di trascuratezza di alcune sue parti, fortunatamente bilanciate da interventi come quello in corso della sentieristica; dalla difficoltà a gestire, con una tempistica adeguata, programmi e progetti importanti (anche se su questo, come vedremo si comincia a manifestare qualche risultato positivo); dalla mancanza di una tradizione imprenditoriale all'altezza della sfida che questo territorio imporrebbe; da ultimo ma non meno importante e forse un punto dal quale cominciare per invertirne la tendenza: dal manifestarsi, insieme a momenti di partecipazione dei cittadini che io stesso cito nella mia relazione al bilancio, segni di disaffezione verso l'Ente e le sue funzioni, che non permettono il formarsi di una diffusa cultura del parco, indebolisce il rapporto dei cittadini con il proprio territorio, impoverisce  la stessa identità degli abitanti dei comuni e ingenera una spirale negativa.

Rimango volutamente sulle generali perché a questo punto iniziale del mio lavoro rischierei di essere parziale e potrei fare un quadro della situazione squilibrato, ma vi assicuro che queste mie constatazioni sono basate su un'osservazione attenta e che ho intenzione di approfondire, per cercare di dare risposte concrete ai problemi. Insieme a voi, contando sulla vostra esperienza e sulla vostra conoscenza del territorio, che sicuramente è superiore alla mia.

Insomma una rapporto continuo con i sindaci per affrontare i problemi, per diffondere una cultura del parco e arricchire l'identità dei suoi abitanti.

Come avrete visto restano nella mia relazione alcuni punti già descritti in quella dell'anno precedente, per due motivi: il primo, ovviamente, è ché alcune questioni rimangono aperte; il secondo, che voglio sottolineare,  è che necessaria la continuità istituzionale per raggiungere davvero gli obiettivi programmati. Non si ricomincia daccapo ad ogni cambiar di stagione.

Di nuovo aspettatevi un impegno in prima persona del Commissario che andrà avanti stabilendo un rapporto di reciproca lealtà e di linea comune con il direttore. A dire il vero questo rapporto è già cominciato e sta già dando qualche frutto sui tempi e le modalità del Piano d'Assetto e sul Bilancio Ambientale. Per parte mia ritengo che questa impostazione darà presto frutti anche su altre questioni.

Sul Piano d'assetto voglio solo dirvi che rispetto a quelle criticità del piano vigente, che gli stessi amministratori locali hanno messo in evidenza, ci viene in aiuto la delibera regionale sulle Linee guida per le aree protette, che sono anche le linee guida qualificanti la nuova nomina dei commissari da parte del presidente Zingaretti, alle quali voglio e debbo attenermi, esse recitano fra l'altro:

"garantire la certezza delle regole per i cittadini e le attività economiche all'interno delle aree protette; stabilire tempi certi per la vigenza delle norme di salvaguardia e semplificare l'iter procedurale per l'approvazione degli strumenti di pianificazione e dei regolamenti; chiarire e definire l'ambito di competenza e i poteri degli enti di gestione nel rispetto delle funzioni e delle prerogative delle amministrazioni locali".

È abbastanza di lungo corso la mia partecipazione alla vita politica e civile e sono abbastanza laico da essere più che convinto della necessità di stabilire un rapporto proficuo con voi Sindaci indipendentemente dall'appartenenza politica. Chiedo a voi la stessa disponibilità. Vi chiedo anche, ove ce ne fossero, di superare mentalità campanilistiche. Un'opera realizzata in un comune, se messa a sistema è un arricchimento per tutti gli altri. Le enormi potenzialità di cui parlavo all'inizio possono dare risultati solo se mettiamo a sistema, in continuità fra loro le ricchezze dei due versanti.

E i primi portatori fra le comunità del territorio di questa cultura comune, che ho chiamato cultura del parco, non possono che essere i sindaci, l'Ente Parco dovrà esserne il catalizzatore. Non è un'affermazione retorica la mia, è un'idea di fondo che indirizzerà il mio fare".



Intervento del Commissario Straordinario del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili Prof.  Marcello Vasselli  nella seduta della Comunità del Parco del 12/09/2013
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