Vai alla home di Parks.it

Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili

www.parcolucretili.it
 

International Wolf Congress

(Palombara Sabina, 27 Nov 13) Intervento del Dr. Stefano Panzarasa
(Resp. Servizio Educazione Ambientale del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili)

Parco Nazionale della Majella
Caramanico Terme, 6-8 novembre 2013


Workshop del Progetto Life Wolfnet: "Educare alla Biodiversità"
7 novembre 2013



GALLERIA FOTOGRAFICA  Il Convegno e la mostra "Ululati da camera"


VIDEO   A scuola con il Parco dei Monti Lucretili  -  Youtube, Canale "Parco Lucretili"
http://
www.youtube.com/watch?v=dpGiNdsR8zg

Salve a tutti i partecipanti al Workshop, io e le colleghe operatrici del Servizio Educazione Ambientale (che per brevità chiamiamo SEA) del Parco Regionale dei Monti Lucretili siamo felici di essere qui a questo importante convegno mondiale sul Lupo. Siamo già stati fortunati di poter venire lunedì scorso per accompagnare le alunne e gli alunni della scuola di Licenza, uno dei paesi del Parco, che insieme ai loro bravissimi insegnanti, noi operatori del SEA e i Guardiaparco, grazie a una bella raccolta di disegni, racconti e poesie sul tema del lupo, hanno vinto il Primo Premio del Concorso Lupus in aula, organizzato dalla Legambiente e consistito in una visita al Parco della Majella presso il Centro di Educazione Ambientale di Pretoro dove hanno svolto una bella attività di didattica ambientale insieme agli educatori del Centro.
Prendendo spunto dalla presentazione di questo workshop, io credo che lavorando bene con le scuole si possa veramente arrivare ad un cambio di mentalità nei confronti dei pregiudizi negativi che hanno sempre circondato i lupi; loro vanno rispettati come esseri viventi e rappresentanti della selvaticità, della Natura, di tutta quella parte vivente e non vivente del pianeta da cui negli ultimi millenni gli umani hanno voluto sempre di più distaccarsi e sempre di più dominare, fino però ad arrivare alla crisi ambientale (ma anche sociale ed economica) che oggi ormai è sotto gli occhi di tutti, si pensi ai fenomeni attuali di mutamenti climatici, desertificazione, deforestazione, dissesto del territorio, povertà…
Dunque riferendomi ancora alla presentazione di questa sessione del Convegno, la domanda è appunto: quale o quali scenari e prospettive alternativi all'attuale crisi ambientale possono proporre le aree protette e quali esperienze o pratiche significative posso essere portate ad esempio per tutti nel campo dell'educazione ambientale?
Innanzitutto va considerato il fatto che molte esperienze interessanti già esistono e vengono praticate con successo dagli operatori di tante aree protette, come anche si è potuto vedere stamattina grazie agli interventi che mi hanno preceduto. Credo che negli anni il livello di sensibilità ambientale sia molto cresciuto nelle giovani generazioni, grazie alle tante attività relative alla conservazione della natura, ai prodotti e ai saperi locali, alle pratiche quotidiane ecologiche (si pensi al problema dei rifiuti, all'alimentazione, all'energia, alle acque, agli orti scolastici biologici, eccetera). In questo senso potremmo anche essere soddisfatti, per esempio, noi del Parco dei Monti Lucretili ogni anno, ormai da diverso tempo, abbiamo circa 2000 alunne e alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado che partecipano attivamente, con divertimento e passione, al nostro Programma didattico al cui interno vengono attivati numerosi ecolaboratori dedicati alla conoscenza dell'ambiente del Parco (natura, storia, cultura, positività e problematiche), alle attività pratiche ecologiche e alla fantasia ecopacifista (un omaggio al grande poeta Gianni Rodari).
Ma il punto però è un altro, se la visione comune a tutte le società di stampo occidentale rimane quella antropocentrica dell'uomo che può utilizzare la natura a suo piacimento per soddisfare i suoi bisogni e questo negli ultimi tempi non sembra neanche più possibile, tutte le nostre belle attività ecologiche rischiano di essere un palliativo che non migliorerà realmente la situazione.
D'altra parte i Parchi per le loro finalità istitutive, sono proprio chiamati ad essere delle aree pilota dove sperimentare nuovi stili di vita che rispettando e promuovendo i valori dell'amore per la natura, della pace, della solidarietà e della democrazia, indirizzino i giovani ma anche tutti gli altri, verso un nuovo modo di rapportarsi con il territorio, le piante, gli animali, le acque e le montagne.
Al Parco dei Monti Lucretili abbiamo chiamato, e deliberato, il nostro programma educativo per le scuole "Programma di Educazione Ambientale e Formazione Ecologica, proprio ricordando che "ambiente" è ciò che sta intorno a noi umani (volendo è giusto prendersene cura senza abusarne…), e invece con le parole "formazione ecologica" intendiamo una progressiva acquisizione, attraverso studi specifici ed esperienze pratiche, di una determinata fisionomia culturale e morale che ci veda insieme alla natura e non all'esterno di essa, in un'ottica biocentrica e non più antropocentrica. Allo sviluppo senza limiti, ormai insostenibile, per noi, gli altri esseri viventi e il pianeta stesso, dovremmo sostituire un'etica della Terra, la crescita della coscienza ecologica, società in equilibrio… E così riuscire a sperare in un mondo migliore.
Come si può vedere dalle foto che sono proiettate in questo momento, durante l'anno scolastico gli operatori del SEA insieme ai Guardiaparco da una parte coinvolgono bambine e bambine nella conoscenza del loro territorio protetto, d'altra parte vengono proposti laboratori dedicati alla conoscenza profonda della natura (come il laboratorio "Parlare con gli alberi") o dei loro sogni, speranze e aspettative (come il laboratorio "Il Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi del Parco" aperto a bambine e bambini di tutte le età, anche delle scuole dell'infanzia) nella speranza (ma una sicurezza in ambito pedagogico) che i più giovani riescano a far riemergere quei valori, una rinnovata consapevolezza, che gli adulti sembrano aver quasi irrimediabilmente perduti…
Infine abbiamo laboratori sulle più importanti pratiche ecologiche di vita quotidiana, come saper fare il pane o la pasta, e un esempio di ciò lo abbiamo portato con noi, questo pane realizzato durante un nostro recentissimo laboratorio di educazione ambientale e alimentare che potrete fra poco assaggiare insieme all'olio extravergine di oliva biologico prodotto nel Parco. Altri laboratori sono sulla musica e sulla fantasia, il tutto dedicato al grande poeta Gianni Rodari, nostro ispiratore, che già negli anni sessanta aveva trovato un originale metodo di insegnamento per coinvolgere bambine e bambini, con divertimento, spiegando con semplici quanto profonde filastrocche o racconti, il senso della vita e la sua visione ecopacifista ante litteram.
Permettetemi ora di concludere, come uso fare in tanti interventi nelle scuole del Parco dei Monti Lucretili, cantando proprio alcune parole del grande poeta tratte dalla sua filastrocca "Un signore maturo con un orecchio acerbo", definite un vero e proprio manifesto ecologico e pacifista in una tesi di laurea tenuta all'Università di Genova sul pensiero di Rodari.

[…] Ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli
Le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli.
Capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose. […]

(Gianni Rodari, da: Un signore maturo con
un orecchio acerbo)


Nota:
Durante il Convegno si potevano ammirare le opere relative alla mostra "Ululati da camera".
Per il Parco dei Monti Lucretili hanno partecipato all'incontro Stefano Panzarasa (resp. Servizio Educazione Ambientale), Valentina Capparella, Patrizia Casamassima e Donatella Passacantilli (SEA)
I pani sono stati realizzati da Giuseppina Lodovisi (SEA) nell'ambito del Laboratorio di Educazione Ambientale e Alimentare che si svolge ogni prima domenica del mese alla Fiera di Osteria Nuova (Frasso Sabino – RI) e da Stefano Panzarasa.
 

Notizia del 27/11/2013

share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili