Piu' investimenti sui Parchi
Il Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Nino Martino, interviene su “La nuova ecologia” al dibattito sulle necessità di rilancio dei Parchi italiani
(13 Luglio 2007)Il numero di luglio-agosto de "La Nuova Ecologia", il mensile di Legambiente, ospita un intervento di Nino Martino, Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, sulle necessità di rilancio del sistema delle aree protette italiane e sull'importanza che questo deve ritornare ad avere tra le priorità dell'agenda politica.
"La politica delle aree naturali", scrive nel suo intervento il Direttore, "è stata una delle più innovative azioni di pianificazione territoriale degli ultimi quindici anni".
Dopo aver ricostruito le fasi, pionieristiche, di avvio dei nuovi Parchi Nazionali istituiti con la legge quadro 394 del 1991, l'articolo traccia un quadro della situazione attuale delle aree protette, che include "punte di eccellenza e alcune particolari normalità, sparse per il paese".
In particolare si sottolinea il problema della mancata nomina dei Direttori in molti Parchi nazionali e "l'assurda beffa dei prelevamenti di tesoreria bloccati, anche su fondi non statali, anche dopo il voto unanime del parlamento".
Una norma della Legge finanziaria impedisce infatti alle aree protette di spendere non solo i soldi che ricevono dal Ministero, ma anche quelli che ciascun Parco riesce autonomamente a procurarsi, grazie a capacità progettuali di livello spesso non comune tra le Pubbliche Amministrazioni, presso l'Unione Europea, Fondazioni bancarie o sponsor privati che decidono di sposare la causa delle aree protette.
Secondo Martino è dunque necessario un rilancio dell'intero sistema: "il problema vero è capire cosa sono i parchi oggi, cosa pensiamo che debbano essere per il domani del paese".
Questa riflessione è la base necessaria per ripartire con nuovo slancio perché, conclude l'articolo, "un'Italia che cerca di cambiare deve avere il coraggio di porre i parchi e la pianificazione della conservazione della natura, dei beni culturali, del paesaggio, al centro della politica. Altrimenti sarà l'ennesima occasione persa di quello che fu il Belpaese".
Fonte: La Nuova Ecologia
