Approvato il Piano del Parco Nazionale della Majella
(15 Gen 09) Guardiagrele, 1 gennaio 2009
Il 30 dicembre 2008, il Consiglio Regionale Abruzzo, ha definitivamente approvato il Piano del Parco Nazionale della Majella, dotando così l'Ente Parco ed i 39 comuni dell'area, del più importante strumento di pianificazione previsto dalla legge quadro sulle aree protette.
Un processo lungo e faticoso, durato quasi dieci anni.
Il Parco aveva infatti adottato il Piano ed inviato alla Regione Abruzzo per l'approvazione, sin dal maggio del 1999. Là, il Piano, si era però arenato e per lunghi anni era rimasto ad appassire, senza che fosse nemmeno avviato il procedimento. Nel frattempo il Parco, nel 2005, attraverso la Comunità del Parco, approvava anche il Programma di sviluppo socioeconomico del territorio, lo strumento fondamentale per la promozione degli interventi di sviluppo sostenibile consentiti dal Piano del Parco. In mancanza del piano del Parco approvato,anche questo importante strumento, si arenava, e ciò rendeva impossibile al Parco, ai Comuni del Parco ed agli abitanti ed operatori del Parco, di usufruire di tutti i cospicui finanziamenti che la legge riserva esclusivamente ai parchi Nazionali che hanno il Piano approvato.
Un danno incalcolabile cui l'approvazione Regionale ha posto finalmente rimedio.
Un'approvazione resa possibile dall'accellerazione imposta dall'Assessore Regionale all'Ambiente Fabiani e dall'alto senso istituzionale dimostrato da tutti i Comuni del Parco che hanno concordemente operato con il Parco e la Regione, raggiungendo specifici accordi che coniugano insieme conservazione e sviluppo.
Nonostante il ritardo, il Parco Nazionale della Majella, è il primo Parco d'Abruzzo e di tutto il centro-sud, ad avere il Piano del Parco approvato.
Ora occorre solo operare ed alacremente, per attuare tutti gli interventi di conservazione e sviluppo in esso previsti, ma con l'enorme facilitazione di poter convogliare nell'area le importanti risorse finanziarie riservate dalla legge, tanto più importanti in un momento di particolare complessità economica.
Il Parco, come sempre, dedicherà a questo obiettivo prioritario ogni propria energia.
Un grazie è stato espresso dal Presidente del Parco Gianfranco Giuliante, all'intero Consiglio Regionale che ha approvato il Piano con spirito unitario e forte senso istituzionale, all'assessore all'Ambiente Fabiani che ha fortemente operato per raggiungere tale obiettivo, ai precedenti assessori Caramanico e Desiati che avevano utilmente operato ed all'intera struttura tecnica regionale che ha accompagnato, con dedizione, il difficile lavoro.
Un grazie particolare al Direttore del Parco Nicola Cimini, che insieme al Presidente stesso ed ai tecnici del Parco, si è sobbarcato l'immenso lavoro, concretizzato in ben 35 intese con quasi tutti i comuni del parco e con la stessa Regione Abruzzo, vanificando anche quei pochi tentativi di chi per anni aveva ostacolato l'approvazione del Piano per poter continuare a portare avanti, spacciandoli per interventi di sviluppo, interventi che in realtà erano e restano solo di rapina del territorio e delle sue popolazioni.
Gianfranco Giuliante Presidente
Nicola Cimini Direttore
Il 30 dicembre 2008, il Consiglio Regionale Abruzzo, ha definitivamente approvato il Piano del Parco Nazionale della Majella, dotando così l'Ente Parco ed i 39 comuni dell'area, del più importante strumento di pianificazione previsto dalla legge quadro sulle aree protette.
Un processo lungo e faticoso, durato quasi dieci anni.
Il Parco aveva infatti adottato il Piano ed inviato alla Regione Abruzzo per l'approvazione, sin dal maggio del 1999. Là, il Piano, si era però arenato e per lunghi anni era rimasto ad appassire, senza che fosse nemmeno avviato il procedimento. Nel frattempo il Parco, nel 2005, attraverso la Comunità del Parco, approvava anche il Programma di sviluppo socioeconomico del territorio, lo strumento fondamentale per la promozione degli interventi di sviluppo sostenibile consentiti dal Piano del Parco. In mancanza del piano del Parco approvato,anche questo importante strumento, si arenava, e ciò rendeva impossibile al Parco, ai Comuni del Parco ed agli abitanti ed operatori del Parco, di usufruire di tutti i cospicui finanziamenti che la legge riserva esclusivamente ai parchi Nazionali che hanno il Piano approvato.
Un danno incalcolabile cui l'approvazione Regionale ha posto finalmente rimedio.
Un'approvazione resa possibile dall'accellerazione imposta dall'Assessore Regionale all'Ambiente Fabiani e dall'alto senso istituzionale dimostrato da tutti i Comuni del Parco che hanno concordemente operato con il Parco e la Regione, raggiungendo specifici accordi che coniugano insieme conservazione e sviluppo.
Nonostante il ritardo, il Parco Nazionale della Majella, è il primo Parco d'Abruzzo e di tutto il centro-sud, ad avere il Piano del Parco approvato.
Ora occorre solo operare ed alacremente, per attuare tutti gli interventi di conservazione e sviluppo in esso previsti, ma con l'enorme facilitazione di poter convogliare nell'area le importanti risorse finanziarie riservate dalla legge, tanto più importanti in un momento di particolare complessità economica.
Il Parco, come sempre, dedicherà a questo obiettivo prioritario ogni propria energia.
Un grazie è stato espresso dal Presidente del Parco Gianfranco Giuliante, all'intero Consiglio Regionale che ha approvato il Piano con spirito unitario e forte senso istituzionale, all'assessore all'Ambiente Fabiani che ha fortemente operato per raggiungere tale obiettivo, ai precedenti assessori Caramanico e Desiati che avevano utilmente operato ed all'intera struttura tecnica regionale che ha accompagnato, con dedizione, il difficile lavoro.
Un grazie particolare al Direttore del Parco Nicola Cimini, che insieme al Presidente stesso ed ai tecnici del Parco, si è sobbarcato l'immenso lavoro, concretizzato in ben 35 intese con quasi tutti i comuni del parco e con la stessa Regione Abruzzo, vanificando anche quei pochi tentativi di chi per anni aveva ostacolato l'approvazione del Piano per poter continuare a portare avanti, spacciandoli per interventi di sviluppo, interventi che in realtà erano e restano solo di rapina del territorio e delle sue popolazioni.
Gianfranco Giuliante Presidente
Nicola Cimini Direttore
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