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Memorie di ferro

  • Percorribilità: A piedi
  • Interesse: Storia

    L'itinerario "le memorie di ferro" parte dal Carroponte di Breda, una grande struttura di metallo bianca costruito nei primi anni del novecento, che rappresenta il centro della nuova città di Sesto San Giovanni .
    Proseguendo dal Carroponte verso il Parco Nord ci si ritrova dinanzi ad una scultura architettonica denominata "Porta Breda" che l'artista Michele Festa ha creato appositamente per questo luogo. A seguire è possibile vedere Villa Torretta, un elegantissimo albergo costruito fra la metà del '500 e l'inizio del '600 secondo la tipologia delle tante magnifiche Ville rinascimentali che popolarono l'Italia di quel periodo.
    Seguendo la curva di discesa della passerella, si giunge all'interno di un boschetto ricco di fiori, macchioni, canneti e animali.
    E' da qui che si estende il primo lago realizzato dal Parco ben ventitré anni fa.
    Intorno all'acqua c'è una vegetazione particolarmente rigogliosa e piacevole, in mezzo galleggiano i nannuferi gialli e piante acquatiche di svariati tipi.
    Continuando si giunge in uno dei luoghi più amati e frequentati del Parco: "Il Teatrino", strana costruzione che offre una prima e ampia visuale di quella che tutti chiamano "la Montagnetta".
    Salendo la scala con l'acciottolato e gli alti gradini neri si arriva dinanzi ad un basso cerchio di pietre squadrate con incisi dei nomi che circonda una stele di ferro e pietra.
    Questo è un monumento, progettato dagli architetti Belgioioso figlio e padre, che è stato dedicato agli operai deportati nei campi di lavoro nazisti a ricordo della Resistenza all'interno delle grandi fabbriche. Vicino all'entrata del Parco da Viale Suzzani si estendono gli Orti metropolitani, affiancati dai giochi per i bimbi e dai campi da bocce.
    Per raggiungere l'altra parte del Parco si deve attraversare la prima passerella del parco, realizzata nel '89.
    Questa passerella, come tutte le altre successive , non è costruita con piloni o con strutture evidenti ma viene introdotta da un declivio morbido del vialetto, che la rende più gradevole sia a livello paesaggistico che percettivo.
    Alzando lo sguardo si può osservare la Palazzina Volo: torre di controllo dell'aeroporto della Breda, progettata negli anni Venti in perfetto stile razionalista.
    Lungo il viale, sulla sinistra, si erge la Cascina Centro Parco, luogo in cui si organizzano tutte le attività culturali, didattiche e di ricerca.
    E' questo il punto di riferimento per gli utenti, i visitatori, le scuole, le associazioni culturali, naturalistiche e sportive, gli artisti e tutti quelli che partecipano alla "vita del parco" e contribuiscono a tenere viva l'attenzione nei confronti di quello che non è più solo un parco di alberi e animali, ma è diventato un luogo di incontro, di scambio, di socializzazione. Superata la Cascina si giunge al punto di intersezione fra i due grandi viali del Parco; il percorso prosegue verso sinistra dove incomincia il Boschetto GEV, una piccola area che si era rinaturalizzata spontaneamente dopo la Guerra, che è stata scoperta e curata dalle Guardie Ecologiche Volontarie più di 25 anni fa.
    Si conclude il percorso davanti l'entrata dei cosiddetti Bunker: un tempo utilizzati come rifugi anti aerei per i tecnici e gli operai della Quinta Divisione Breda, oggi luoghi di interesse da poter visitare e all'interno dei quali organizzare diversi eventi culturali.

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    Altre informazioni

    Città delle fabbriche
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    La trasformazione della torretta
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    La Porta Breda
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    Il parco sopra la fabbrica
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