Il primo trapianto di formiche in boschi che ne erano privi, è stato
effettuato nel 1950 nella pineta appenninica del M. Alpe (Appennino
ligure in provincia di Pavia), dove era in atto una forte infestazione
di Processionaria del pino (un bruco di farfalla che si nutre di aghi
di pino).
Per questo esperimento sono state impiegate le formiche del Giovetto.
L'efficacia delle formiche trapiantate come agenti di freno nel ciclo
della Processionaria hanno indotto ad effettuare ulteriori trapianti
nei boschi in cui le formiche mancavano e la fonte principale di
rifornimento del materiale da trapianto sono stati i boschi del
Giovetto.
In questo modo, in varie località delle Alpi e Prealpi, dell'Appennino,
della Sicilia, della Sardegna ed anche della Germania e del Canada sono
stati costituiti nuclei di diffusione delle formiche rufe; dove i
trapianti sono riusciti, si è stabilito un nuovo sistema permanente di
relazioni fra fauna e foresta nel quale le formiche svolgono un attivo
ruolo di controllo biologico degli insetti dannosi ai boschi.