Vai alla home di Parks.it

Parco Naturale Regionale del Beigua

www.parcobeigua.it
Mappa interattiva
Mostrate la vostra attività locale ai lettori di Parks.it

La gestione del territorio: un gioco di squadra

450 km di sentieri e collaborazioni efficaci

Nove aree attrezzate e una fitta maglia di sentieri che si estende attraverso il comprensorio del Beigua per 450 km (di cui 387 iscritti nella REL – Rete Escursionistica Ligure): questo è il patrimonio di fruizione turistico-ricreativa che il Parco regionale gestisce, ricercando costantemente un equilibrio tra le necessità di sviluppo e le esigenze di tutela delle risorse naturali.

La complessità di gestione di un territorio così vasto, sul quale si intersecano attività diverse, non si spiega in poche righe. Entrano in gioco tanti fattori, dalla disponibilità di risorse ai vincoli a cui un ente pubblico è soggetto, senza tralasciare gli aspetti naturalistico-ambientali che regolano la fattibilità degli interventi.

Le risorse destinate annualmente dal Parco alla manutenzione ordinaria, già di per sé modeste, si trovano a competere con le emergenze legate a eventi meteorologici intensi e conseguenti fenomeni di dissesto, che richiedono tempestivi interventi di messa in sicurezza. Ma anche con gli imprevisti e gli occasionali atti vandalici che scombinano ogni programmazione.

Per far fronte a necessità di intervento sempre più impegnative, l'Ente Parco ha avviato da tempo efficaci collaborazioni con diversi soggetti del territorio che, anche con attività di volontariato, si impegnano in opere di manutenzione e valorizzazione del territorio, che diventano un vero e proprio servizio alla comunità.

Preziose sono le collaborazioni con il CAI - Sezione di Arenzano, la FIE, le Associazioni Beigua.NET MTB, Cogoleto Outdoor, Hike&Bike, Rensen Sport Team, "U Gruppu" e le aziende agro-forestali locali: grazie anche alla loro attività il Parco cerca di garantire la percorribilità e la corretta segnalazione dei sentieri.

Solo per citare l'ultimo anno, non senza difficoltà il Parco ha impegnato risorse per rinnovare tavoli, staccionate e punti fuoco delle aree pic nic di Pratorotondo e Pian di Stella, tra le più frequentate del Parco e ha sistemato le attrezzature in prossimità del Centro Ornitologico di Case Vaccà. Con un contributo ottenuto su fondi PSR è stata ripristinata la rete sentieristica nella Foresta della Deiva e sono in stato di avanzata progettazione interventi di recupero di alcuni tratti dell'Alta Via dei Monti Liguri e di messa in sicurezza di un rifugio/riparo, così da essere pronti a partecipare non appena saranno disponibili nuovi bandi o opportunità di accesso a finanziamenti.

Il ricco patrimonio naturalistico e ambientale del Parco è costituto anche dalle praterie montane e più in generale dalle cosiddette "aree aperte": gli habitat prativi e le specie animali e vegetali che li costituiscono rappresentano infatti una delle priorità di conservazione. Con la diminuzione progressiva delle attività agricole tradizionali, gli interventi di sfalcio e decespugliamento e, in subordine, il pascolo controllato sono le principali risposte operative indicate proprio dal Piano del Parco per evitare l'avanzata del bosco con relativa perdita di biodiversità. In particolare proprio gli sfalci, eseguiti in periodo tardivo tra agosto e settembre, garantiscono il mantenimento dei prati/pascoli bloccando le specie nemorali (dal latino nemoralis ossia boschereccio), aumentando la biodiversità floristica e fornendo nel periodo autunnale e invernale, attraverso la rinnovazione del cotico erboso, importanti risorse alimentari a specie target nell'ambito faunistico.

Anche in questo caso, accanto alle attività condotte dall'Ente Parco con fondi propri, come gli sfalci recentemente realizzati in Val Gargassa e sul crinale del Monte Reixa, si aggiungono gli interventi di miglioramento ambientale e ripristino di aree prative realizzati in collaborazione con gli Ambiti Territoriali di Caccia ATC GE1 e SV1, FIDC di Arenzano, Cogoleto, Sassello e Rossiglione nelle aree della Val Lerone, di Cima Frattin-Pian Fretto, della Foresta della Deiva e in Val Gargassa.

share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente Parco del Beigua