Nei prodotti agricoli del parco del Conero si gustano i sapori del sole mediterraneo, del terreno calcareo e della salsedine. Le colture tipiche sono il grano in rotazione con il girasole, la barbabietola, i prati di leguminose, la vite, l'olivo e le piante officinali. A queste si accompagnano l'allevamento degli ovini e delle api. Queste poche attività si coordinano da tempo immemorabile sulle nostre campagne, anche se con metodi e tecnologie assai differenti.
Sulle pendici del Monte Conero si coltivano vitigni di Montepulciano e Sangiovese da cui si ricava il "Rosso Conero", un vino corposo e asciutto del quale un medio invecchiamento esalta i profumi e gli aromi. Le più belle aziende produttrici del vino Rosso Conero si sono unite nella realizzazione della "Strada del Rosso Conero".
L'olivo coltivato sui poggi con terreno sassoso, purché ben esposti al sole, viene allevato in queste lanche sempre con più interesse. Le varietà più coltivate sono: il Leccino, il Frantoio, il Muraiolo e la Mignola.
La lavanda, coltivata per la produzione di essenze e profumi, viene realizzata solo da pochi anni in questa zona, ma è già di grande successo ed esempio per le altre zone montane caratterizzate dal clima mediterraneo.
L'unico allevamento che resiste invariato è quello delle api, e quindi del miele che, grazie all'abbondante vegetazione spontanea dell'area protetta e alla coltivazione della lavanda assume connotati sicuramente tipici.
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