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Parco Naturale Regionale Monti Simbruini

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Sicurezza stradale e fauna selvatica: un progetto di sistema

Rinvenuto cucciolo di lupo investito durante i sopralluoghi

(Jenne, 30 Nov 17) Nel mondo anglosassone si dice roadkill, ucciso dalla strada: l'espressione è cruda ma perfettamente calzante e riguarda tutti gli animali selvatici investiti dai veicoli a motore. Il fenomeno è noto a tutti e purtroppo vi si assiste ogni giorno, tanto che alcuni non vi fanno più caso. Tassi, volpi, faine, caprioli, cinghiali, ma anche i ben più rari gatti selvatici, puzzole e lupi sono investiti sulle strade del Parco, insieme ad uccelli come rapaci notturni e picchi, per non parlare poi degli animali d'affezione, soprattutto gatti domestici. La rete di strade presente nel territorio del Parco e nelle aree limitrofe costituisce in molti casi una trappola mortale per gli animali che necessariamente la devono attraversare anche quotidianamente; in più gli incidenti possono costituire un pericolo anche grave per chi viaggia sulle medesime strade.

Al fine di ridurre gli investimenti a danno degli animali, la Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio ha stanziato dei fondi per il Parco dei Monti Simbruini e la Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, aree incluse nell'areale periferico dell'orso marsicano, per effettuare azioni finalizzate alla riduzione degli impatti, alla messa in sicurezza delle strade e alla sensibilizzazione degli utenti su questo tema. Il miglioramento della sicurezza stradale per l'orso marsicano è infatti uno degli impegni assunti dalla Regione Lazio nel quadro del Piano d'Azione per la Tutela dell'Orso Marsicano; pur avendo come obiettivo primario l'orso, queste azioni risulteranno estremamente importanti per tutta la fauna selvatica coinvolta. Proprio durante uno dei sopralluoghi congiunti svolti dai Guardiaparco del Parco dei Monti Simbruini e della Riserva delle Montagne della Duchessa, finalizzati ad individuare i tratti più pericolosi per gli attraversamenti della fauna selvatica, è stata rinvenuta la carcassa di un cucciolone di lupo di circa sei mesi d'età. Seguendo le tracce di sangue presenti sulla carreggiata dove erano evidenti i segni di frenata e dell'impatto, il corpo dell'animale è stato trovato in fondo alla scarpata vicina al luogo dell'incidente, nel torrente Simbrivio, dove probabilmente è stato gettato dall'incauto investitore, che probabilmente voleva nascondere la carcassa essendo la specie rigorosamente protetta da leggi nazionali e internazionali. Mentre le indagini su questo caso sono ancora in corso, i sopralluoghi per la messa in sicurezza delle strade proseguiranno nei prossimi giorni, mentre i primi interventi saranno messi in opera a partire dal 2018 e vedranno la messa in posa di pannelli luminosi, bande ottiche e speciali catadriotti . L'Ente Parco invita tutti i frequentatori delle strade dell'area protetta a viaggiare alle velocità prescritte dalla segnaletica stradale prestando la maggiore attenzione possibile agli attraversamenti della fauna selvatica.

Rilievi sul lupetto di circa sei mesi d’età ritrovato morto. (Foto di Ilaria Guj)
Rilievi sul lupetto di circa sei mesi d’età ritrovato morto. (Foto di Ilaria Guj)
Rilievi sul luogo dell’impatto. (Foto di Alberto Dominici).
Rilievi sul luogo dell’impatto. (Foto di Alberto Dominici).
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