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Parco Naturale Regionale Monti Simbruini

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Monitoraggio dei rapaci rupicoli

Jenne, Foppoli: “Un’attività fondamentale con riscontri positivi sul territorio”

(Jenne, 28 Mar 24) Nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini sta proseguendo il consueto monitoraggio dei rapaci rupicoli in particolare dell'Aquila reale (Aquila chrysaetos) e del Falco pellegrino (Falco peregrinus).

I Guardiaparco e il personale dell'Ufficio Naturalistico del Parco sono impegnati in vari siti all'interno del territorio dell'Area Protetta nel controllo delle pareti rocciose al fine di verificare la presenza di esemplari di queste due specie.

È in questo periodo infatti che è più facile osservare gli esemplari di Falco pellegrino difendere attivamente la parete scelta per la nidificazione e ascoltare i loro richiami; anche la coppia di Aquila reale che frequenta il Parco è molto attiva in questo periodo ed è facile vedere i loro caratteristici voli a "festoni" che oltre a consolidare il legame di coppia vengono usati a scopo territoriale per scacciare eventuali intrusi.

Le attività di controllo effettuate dal personale interessano tutti i siti storici conosciuti ma prevedono anche l'identificazione di siti che potrebbero risultare idonei per nuove colonizzazioni, l'osservazione di nuove coppie e/o di individui erratici. A seguito del monitoraggio effettuato lo scorso anno (2023) si è potuto constatare sia l'involo del giovane di Aquila reale che la nidificazione di varie coppie di Falco pellegrino. Sia l'Aquila reale che il Falco pellegrino hanno un grande valore conservazionistico (rientrano tra le specie dell'Allegato I della Direttiva Uccelli 2009/147/CE) e soprattutto nel periodo riproduttivo sono molto sensibili al disturbo antropico, tanto da arrivare anche ad abbandonare le uova deposte.

Si ricorda che il disturbo della fauna selvatica si configura come un reato penale (Legge quadro 394/1991) e tra le attività di disturbo più frequenti per queste specie di rapaci ci sono l'arrampicata ed il sorvolo con droni. Tali attività sono soggette a specifiche procedure autorizzatorie, tra cui anche la cosiddetta PDF VIncA (Valutazione di Incidenza Ambientale). 

"Tutelare un territorio come il Parco dei Monti Simbrui –commenta il commissario Alberto Foppoli- significa amarlo e per amare un territorio è necessario conoscerlo, al fine anche di fornire dati importanti a sostegno delle decisioni politiche che coinvolgono non solo la nostra, ma anche le generazioni future. Il lavoro in corso a cura dei  Guardiaparco e del personale dell'Ufficio Naturalistico del Parco, è di grande importanza. Finora il lavoro di monitoraggio svolto negli ultimi anni sta dando effetti positivi sul territorio sia in termini di didattica, che di promozione ed attivazione di servizi naturalistici. Un plauso va rivolto a tutti gli operatori  dell'Ente, coinvolti in quest'attività".

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