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Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

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Il Parco di La Maddalena investe contro le emissioni di CO2

(La Maddalena, 01 Ott 20)  

Le emissioni di CO2 sono uno dei temi ambientali più urgenti. Gli importi che i Paesi dell'Unione Europea incassano, a titolo di risarcimento, dai maggiori produttori di CO2, vengono reinvestiti in azioni di contrasto agli effetti del riscaldamento climatico. 

Queste somme, per decisione del Ministero dell'Ambiente, già dal 2019 vengono assegnate in via prioritaria ai Parchi Nazionali Italiani affinché le reinvestano sui rispettivi territori per ridurre le emissioni stesse, favorire l'adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, incrementare l'efficienza energetica, incoraggiare il passaggio a modalità di traporto pubblico a basse emissioni. 

Per l'annualità 2019 l'Ente Parco ha proposto 3 schede progettuali riguardanti in particolare: 

  1. l'adattamento ai cambiamenti climatici
  2. l'efficientamento energetico degli edifici pubblici
  3. la mobilità sostenibile

Le schede sono state ritenute coerenti con le finalità del Programma e pertanto finanziate, per un importo pari a € 3.036.391,36

Gli interventi del primo tipo riguardano in particolare la protezione dei sistemi dunali delle seguenti spiagge: Spiaggia Rosa, Bassa Trinita, Monti d'a Rena, Abbatoggia, Due Mari, Relitto. Attraverso percorsi naturali, materiali a basso impatto e adeguata cartellonistica, verrà favorita una fruizione più leggera di quella attuale. 

La seconda tipologia riguarderà la ristrutturazione e l'efficientamento energetico della sede di Via Giulio Cesare, del CEA di Stagnali e della Casa del Parco alla spiaggia Rosa. Quest'ultimo intervento in particolare, isolato dalle normali reti di approvvigionamento dovrà quindi permettere di realizzare una struttura - vocata alla tutela ambientale - capace di produrre e soddisfare in autonomia i propri carichi energetici, avendo il minor impatto sull'ambiente stesso. 

Il terzo gruppo di interventi riguarda la mobilità sostenibile su La Maddalena e Caprera. Senza la creazione di nuove volumetrie verranno realizzati due parcheggi di superficie e un servizio pubblico di sosta per chi si muove in bicicletta, dotato di sistemi di ricarica elettrica. Verrà inoltre realizzato un tratto di pista ciclabile in corrispondenza della diga che collega le due isole maggiori. 

A questo intervento se ne collegheranno in seguito altri due, uno previsto dal Comune e un altro dal parco, con i fondi Clima per il 2020. I termini dettati dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la realizzazione degli interventi sono perentori e si fissano in 60 mesi. 

L'attività dell'Ente al momento consiste nella procedura di affidamento degli studi di fattibilità che saranno sottoposti a preventivo parere delle amministrazioni competenti per territorio. Si tratta di un risultato importante, ottenuto dal Parco grazie al lavoro dei suoi tecnici e funzionari, e alla volontà dell'organo di indirizzo.

L'Ente è fermamente intenzionato a realizzare sul territorio, opere in grado di contrastare gli effetti dei mutamenti climatici, creando al contempo delle occasioni importanti sotto il profilo economico, in virtù della rilevanza delle somme investite che ammontano, per le sole prime due annualità, a oltre 6 milioni di euro.

 

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