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L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Superficie a mare: 4'591.00 ha
  • Fauna protetta: 7 specie
  • Habitat: 3 tipi
  • Regioni: Liguria
  • Province: La Spezia
  • Comuni: Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore, Vernazza
  • Provv.ti istitutivi: DMAMB 12/12/1997 - DM 9/11/04
  • Elenco Ufficiale AP: EUAP0948

 

 

L'Area Marina Protetta delle Cinque Terre

L'elevato interesse ambientale dei fondali delle Cinque Terre, ed in particolare di ambienti come Punta Mesco, ha giustificato l'istituzione di un'Area Marina Protetta, avvenuta nel dicembre 1997, al fine di tutelare e gestire meglio le risorse naturali, senza vietare del tutto le attività umane.
La morfologia sommersa dell'area protetta marina è varia come quella emersa. Talvolta le falesie proseguono per decine di metri in profondità, come a Punta Mesco e, in minor misura a Capo Montenero. In altri casi la roccia termina a pochi metri di profondità, dove iniziano zone sabbiose.

La parte più superficiale delle scogliere sommerse presenta le tipiche associazioni fotofile del Mediterraneo occidentale. Nei casi in cui le pareti proseguono in profondità sono colonizzate da specie emifotofile e sciafile, fino a giungere al Coralligeno. Sono inoltre presenti alcune piccole praterie, e chiazze sparse di Posidonia oceanica.
Le zone di maggiore interesse sono quelle di Punta Mesco e Capo Montenero, per la ricchezza delle formazioni biologiche, tra cui spiccano il Coralligeno, le Grotte Semioscure, il Detritico Costiero. Sono ben rappresentate le facies a Paramuricea clavata e a Lophogorgia ceratophyta, oltre a Parazoanthus axinellae ed altre. Davanti alla spiaggia di Corniglia sono presenti sabbie ad anfiosso. I primi metri del "piano infralitorale" sono colonizzati dalla biocenosi delle alghe fotofile, in vari suoi aspetti che si differenziano in funzione della profondità e dell'esposizione, mentre più in profondità, in condizioni di luce e idrodinamismo ridotti, aumenta gradualmente la presenza delle alghe sciafile, le quali conducono, avvicinandosi al piano circalitorale, ai popolamenti tipici del "Coralligeno".

Sul lato orientale del Promontorio del Mesco, tra la punta e Monterosso, è presente una prateria di Posidonia oceanica, in condizioni non ottimali a causa delle conseguenze di interventi antropici costieri.

Foto di L'Area Marina Protetta delle Cinque TerreFoto di L'Area Marina Protetta delle Cinque TerreFoto di L'Area Marina Protetta delle Cinque Terre
 

La Fauna Marina

I fondali delle Cinque Terre sono considerati fra i più vari e ricchi di fauna marina della Liguria. In una superficie di fondale relativamente ridotta come quella delle Cinque Terre, condividono lo spazio vitale numerosissime specie, alcune poco frequenti in altre località del Mediterraneo, ciascuna delle quali rappresentata da un notevole numero d'individui.

Foto di La Fauna Marina
 

La Vegetazione

Il fondale costiero roccioso, caratterizzante la quasi totalità dell'Area protetta, se si escludono le spiagge di Monterosso e Corniglia, agevola l'insediamento di numerose specie algali.
Alle varie profondità si osserva infatti una grande presenza di questi organismi che, grazie alla loro capacità di produrre nutrimento a partire dall'energia solare, realizzano il primo anello della catena alimentare.

Foto di La Vegetazione
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