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FORTI TORRI E CASTELLI: Guida tascabile a quattro itinerari che raccontano

"Il Mincio e la guerra", la storia si percorre in bicicletta

(Mantova, 25 Nov 13) Terre del Mincio si propone come meta di turismo culturale: quattro percorsi si snodano tra Garda e Po seguendo il filo della storia, delle battaglie che si sono combattute e delle testimonianze architettoniche ben visibili sul territorio sono ora a disposizione in una piccola guida tascabile.  "Forti. castelli, torri: il Mincio e la guerra" è il frutto di una ricerca affidata dal Parco del Mincio a Claudia Bonora Previdi, studiosa della storia locale, ed è tra le azioni di valorizzazione delle "Terre del Mincio, waterfront dal Garda al Po", il maxi progetto d'area co-finanziato con i fondi europei FESR e coordinato dal Parco del Mincio.

La pubblicazione, maneggevole e corredata da mappe dei percorsi e da una ricca documentazione fotografica, è a disposizione negli uffici del Parco e presto sarà reperibile negli infopoint delle Terre del Mincio a Grazie, Volta Mantovana e Cavriana e alle Iat di Mantova e Castiglione delle Stiviere ed è la prima della collana editoriale di itinerari tematici di "Terre del Mincio tra Garda e Po" che proseguirà a breve con gli itinerari "ArcheoMincio". Contiene anche info utili a visitare le strutture fortificate o i musei o a prenotare una visita guidata.  Il pdf di "Il Mincio e la guerra" è scaricabile dal sito web del Parco e entro la fine dell'anno verrà arricchita da ulteriori contenuti nel nascente portale di "Terre del Mincio".

La prima uscita della pubblicazione sarà mercoledì a Virgilio, in occasione dell'incontro  programmato dal comune sul tema del forte di Pietole.

I quattro itinerari sono intitolati "Mura, torri, rocche e castelli dell'Alto Mincio", "Peschiera-Mantova: il lato occidentale del Quadrilatero", "Mantova fortezza: un percorso tra arte e guerra" (realizzato in collaborazione con il Comune di Mantova assessorato Cultura e Turismo), "Il Serraglio: le terre tra Mincio e Po". Il "Il Mincio e la guerra" si pone come mezzo di promozione e valorizzazione turistica proponendo un insieme di percorsi ciclabili di carattere storico-naturalistico, che consentono di visitare opere e architetture, così come luoghi e monumenti oggi simboli e memoria della storia militare di questi territori. Dalle mura, torri, rocchi e castelli di epoca scaligera, viscontea e gonzaghesca, come i castelli di Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Solferino, Cavriana, Castellaro Lagusello e Volta Mantovana, che per lungo tempo contrassegnarono la divisione delle terre venete da quelle mantovane, e che ancora oggi disegnano il paesaggio dell'alto Mincio, si giunge con continuità a Peschiera e Mantova, dove è possibile ravvisare i segni della costante militarizzazione che ha determinato la trasformazione del Mincio, assieme all'Adige, al Po e ai territori fra essi compresi, in una macchina da guerra capace di resistere indefinitamente.

Un racconto storico da percorrere nel territorio

Cerniera di collegamento tra il Veneto e la Lombardia, il fiume Mincio fu teatro dei maggiori conflitti che, nei secoli, sconvolsero il Nord Italia. Ne sono testimonianza le numerose fortificazioni che, organizzate in scacchieri, hanno dato vita a differenti sistemi difensivi lungo l'asta del fiume, in un disegno tenuto insieme dalla natura. Manufatti, opere e monumenti sono oggi silenziosi emblemi della storia militare del territorio ed elementi essenziali del disegno del paesaggio, per la loro quantità, la qualità e la rilevanza.

Grazie alla regolarità delle sue portate, il Mincio ha infatti da sempre rivestito un importante ed inequivocabile ruolo difensivo, divenendo uno degli indiscussi protagonisti delle vicende belliche che nei secoli sconvolsero l'Italia settentrionale. Il Mincio ha infatti rappresentato per secoli il confine naturale di possedimenti ed entità statali che, in base a differenti e rinnovate esigenze difensive, determinarono la realizzazione di importanti opere fortificate. Torri, mura, ponti, recinti fortificati, rocche, castelli, cinte bastionate e forti, organizzati in scacchieri, che nel corso dei secoli diedero vita a sistemi difensivi sempre più complessi, raggiunsero la loro massima configurazione nella seconda metà del XIX secolo con la realizzazione di uno dei maggiori sistemi difensivi su scala territoriale dell'epoca moderna, il Quadrilatero. Un sistema nato dall'intuizione di Radetzky che coniugava le potenzialità difensive delle linee fluviali del Mincio e dell'Adige con quelle delle fortezze di Peschiera, Mantova, Verona e Legnago.

Nei territori lungo e a ridosso del Mincio permangono ancora oggi molte delle opere ed architetture militari realizzate con continuità dal medioevo fino alla fine del XIX secolo. In esse è ancora possibile leggere i caratteri dell'evoluzione dell'arte fortificatoria, la capacità e il talento degli ingegneri militari, o scorgere l'eco e la memoria di scontri e battaglie che hanno scritto importanti pagine della storia europea.

A Peschiera, antica fortificazione scaligera, rinnovata su impianto pentagonale regolare bastionato, secondo i principi della trattatistica cinquecentesca, i forti Salvi e Ardietti ben esemplificano l'evoluzione secondo la più moderna concezione ottocentesca della piazzaforte a forti distaccati. A Mantova, invece, da sempre circondata e protetta dalle acque del Mincio, i forti di Pietole, di Fossamana, di Frassino e Borgoforte rappresentano quanto oggi rimane del grandioso disegno che trasformò Mantova in una moderna fortezza a forti staccati, posta al centro di un esteso e complesso sistema idraulico.

Contributi

  • Collana editoriale "Terre del Mincio", itinerari tematici, Ideazione e coordinamento editoriale Parco del Mincio
  • Autore "Forti, torri e castelli. Il Mincio e la guerra. Itinerari turistici": Claudia Bonora Previdi
  • Foto: Accademia Nazionale Virgiliana; Archivio Parco del Mincio; Biblioteca "Arturo Finzi"; Biblioteca Comunale Teresiana; Biblioteca Comunale di Treviso; Brogiolo G.P. - Cervighi L. - Zandonella Maiucco G.; Collezione Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Fondazione d'Arco Mantova; Pedroni Alberto - Exploring Academy; Pro Loco di Ponti sul Mincio; Wikimedia; www.agenziademanio.it, Consorzio di Bonifica Territori del Mincio.
  • Ringraziamenti: Comune di Mantova e Società per il Palazzo Ducale

Pubblicazione realizzata con il progetto integrato d'area "Terre del Mincio, waterfront dal Garda al Po" - co-finanziamento europeo FESR, POR 2007-2013- Linea di intervento 4.1.1.1 "Promozione e diffusione di una fruizione sostenibile del sistema delle aree protette attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale" - Regione Lombardia - Parco del Mincio ente capofila

PDF Scarica la pubblicazione (6,1Mb)

FORTI TORRI E CASTELLI: Guida tascabile a quattro itinerari che raccontanoPeschiera del Garda, bastione Tognon, 1552 (foto C.Bonora)
Peschiera del Garda, bastione Tognon, 1552 (foto C.Bonora)
8.	Solferino, veduta dall’interno della torre meridionale del castello (foto Claudia Bonora Previdi).
8. Solferino, veduta dall’interno della torre meridionale del castello (foto Claudia Bonora Previdi).
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