Tra il Garda e il Po, l'area protetta Parco del Mincio è una destinazione turistica conosciuta con il nome di "Terre del Mincio". Un lembo di Lombardia incastonato tra l'Emilia e il Veneto, un territorio fatto di acqua e di terra rubata all'acqua, che include Mantova, città UNESCO, i tesori d'arte e gli emblemi di un passato segnato da eventi bellici cruciali nella storia d'Italia, e una varietà di ambienti naturali di incomparabile fascino, che il fiume Mincio ha plasmato con inimitabile maestria.
Dai colli morenici fino alla confluenza con il Po, Terre del Mincio è anche un inedito tracciato di scoperta di bellezze monumentali, di opere frutto dell'ingegno umano, di paesaggi unicamente forgiati dalla natura e di presidi del gusto e dell'enogastronomia tradizionale. Gli itinerari - progettati intorno ai temi del turismo su due ruote, della navigazione fluviale, dell'enogastronomia, della storia militare e della biodiversità - consentono di scoprirne le molteplici e affascinanti chiavi di lettura.
Per visitare il Parco del Mincio con l'aiuto di un esperto è possibile rivolgersi alla segreteria didattico turistica dell'ente parco: per piccoli o grandi gruppi sono disponibili proposte di visita all'area protetta. Tel. 0376/228320 (al mattino dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13), mail didattica@parcodelmincio.it
"Gran Tour" delle Valli e "Le Valli nascoste di Soave" sono i due itinerari di seguito descritti in dettaglio che meglio aiutano a capire il valore di "eccellenza" della Riserva Naturale delle Valli del Mincio e dei borghi rivieraschi che sono affacciati su questo straordinario ecosistema.
Gli itinerari sulle due ruote nell'area protetta sono numerosi, spesso integrati da strade bianche facilmente percorribili, e attraversano tutto il Parco. Il percorso più conosciuto è la Mantova-Peschiera (qui la cartina del percorso) mentre a sud della città i percorsi in bicicletta seguono l'argine del Mincio fino al Po. Numerosi tragitti intermedi permettono di raggiungere il centri visita Bertone e la riserva naturale Foresta Fontana (da Mantova, primo tratto della Mantova-Peschiera) e il centro visita e museo etnografico dei mestieri del fiume di Rivalta sul Mincio (da Mantova percorrendo la nuova ciclabile fino a Grazie e proseguendo fino al borgo di Rivalta). Il tour delle sponde dei laghi di Mantova (parco perturbano) è una ulteriore chances per conoscere l'habitat naturalistico che lambisce il capoluogo.
Per scaricare la mappa delle ciclabili della provincia di Mantova e tutte le informazioni descrittive dei percorsi consultare il sito della Provincia di Mantova. Per scaricare itinerari georeferenziati consultare le pagine "in bici" del portale turistico Terre del Mincio.
Ogni anno nel mese di maggio di svolge nel Parco "roundabike" un fitto calendario di eventi e itinerari dedicati alle due ruote. Nel mese di settembre è in programma invece il Mantova Bike Festival
Noleggio biciclette:
Un consiglio ai ciclisti: lungo le ciclabili, si eviti - se possibile - di uscire dalla sede della pista andando sull'erba. Se deve attraversare una zona erbosa, meglio scendere di sella e condurre la bici a mano. In alcune stagioni, dalla tarda estate all'autunno, una piantina erbacea rilascia sul terreno spine a più punte, che si conficcano nei copertoni e forano inesorabilmente le camere d'aria.
Partendo dal centro di ciascuno dei tre comuni di "Medio Mincio" vi sono itinerari lungo il fiume Mincio o nelle immediate vicinanze che sono particolarmente affascinanti, da percorrere a piedi o in bicicletta. A Volta Mantovana e a Goito sono stati riqualificati i "waterfront" con la valorizzazione dei percorsi di collegamento tra i centri urbani e il fiume. A Marmirolo particolarmente affascinate è seguire i corsi d'acqua, in particolare lungo lo scaricatore Mincio.
MedioMincio è attraversato dalla ciclabile "Mantova-Peschiera": per questo e altri percorsi ciclabili consultare il sito http://www.provincia.mantova.it/context.jsp?ID_LINK=553&area=7
Il Mantovano fu spesso teatro di scontri ed eventi bellici che nel corso dei secoli sconvolsero l'Italia settentrionale. Da sempre caratterizzato da un fragile equilibrio tra terra e acqua questo territorio entrò, infatti, a far parte di sistemi fortificati messi a punto nel tempo da differenti entità statali in base a rinnovate esigenze difensive e in relazione alle costanti evoluzioni dell'arte della guerra.
Fu in particolare la città di Mantova che per la sua peculiare conformazione geografica assunse un significativo valore strategico-militare. Cerniera di collegamento tra il Veneto e la Lombardia, proprio il fiume Mincio fu teatro dei maggiori conflitti che, nei secoli, sconvolsero il Nord Italia. Ne sono testimonianza le numerose fortificazioni che, organizzate in scacchieri, hanno dato vita a differenti sistemi difensivi lungo l'asta del fiume, in un disegno tenuto insieme dalla natura.
Manufatti, opere e monumenti sono oggi silenziosi emblemi della storia militare del territorio ed elementi essenziali del disegno del paesaggio, per la loro quantità, la qualità e la rilevanza. Questi elementi compongono un nuovo tema turistico, "Forti, castelli e torri: il Mincio e la guerra", articolato su quattro diversi itinerari.
Percorsi realizzati nell'ambito delle azioni di sistema del progetto "Terre del Mincio", Parco del Mincio ente capofila, autore Claudia Bonora Previdi.
Miniguida: fai il download
"Forti, torri e castelli. Il Mincio e la guerra. Itinerari turistici"
Collana editoriale "Terre del Mincio", itinerari tematici
Ideazione e coordinamento editoriale Parco del Mincio - Autore: Claudia Bonora Previdi
Crediti foto: Accademia Nazionale Virgiliana, Archivio Parco del Mincio, Biblioteca Comunale di Treviso, Biblioteca Comunale Teresiana Mantova, Claudia Bonora Previdi, Gian Pietro Brogiolo - Lisa Cervigni - Giovanni Zandonella Maiucco, Collezione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Consorzio di Bonifica Territori del Mincio, Fondazione d'Arco Mantova, Alberto Pedroni - Exploring Academy, Pro Loco di Ponti sul Mincio - foto Ivan Fortunato, Wikimedia.
L'utilizzo dei materiali archivistici è stato autorizzato dai rispettivi Istituti, che ringraziamo di cuore.
Ringraziamenti: Comune di Mantova, Società per il Palazzo Ducale
Info utili
Per approfondimenti: www.mantovafortezza.it
Per escursioni guidate sugli itinerari descritti (per gruppi): segreteria didattica Parco del Mincio 0376/228320 - didattica@parcodelmincio.it
Per eventuali visite alle strutture fortificate: Forte Ardietti: 0376/88121 | Forte di Pietole: 0376/283037 | Forti di Borgoforte e Motteggiana: 0376/641411
Per escursioni guidate al Museo diffuso del fiume e conca del Bertazzolo a Correggio Micheli e Governolo: 340/8806468
Sul Mincio e sui laghi di Mantova operano numerose compagnie di navigazione che effettuano partenze programmate da Mantova, Grazie di Curtatone, Rivalta sul Mincio. Per conoscere orari e rotte di navigazione è possibile consultare le loro proposte, e le possibilità di scelta sono numerose: si può navigare in motonave, oppure solcare le acque dei laghi e del Mincio a bordo di battelli a motore elettrico o alimentati da energia solare, o ancora scivolare in canoa tra i canneti delle Valli e le isole dei fior di loto. Le tratte si sviluppano dal lago Superiore e nella Riserva Naturale delle Valli del Mincio (Mantova, Grazie, Rivalta), e dai laghi di Mezzo o Inferiore di Mantova e verso la Riserva Naturale della Vallazza con possibili estensioni lungo il Basso Mincio fino al Po, attraverso le conche di navigazione.
Si estende da Pozzolo sul Mincio fino alla città di Mantova il tratto di fiume dell'Alto Mincio navigabile in canoa, in condizioni di relativa sicurezza e di difficoltà minime. Nella parte a nord, dall'uscita dal Lago di Garda fino a Pozzolo, il fiume è invece canalizzato e presenta tratti di estrema pericolosità - anche mortale - per le varie opere (sbarramenti artificiali) realizzate nel tempo dall'uomo. I percorsi navigabili in canoa, individuali e/o di gruppo, testati in numerose discese organizzate negli anni dalla Provincia di Mantova con le associazioni canoistiche e il patrocinio del Parco del Mincio, sono tre:
1. Pozzolo-Goito l 2. Goito-Rivalta l 3. Rivalta-Mantova
Su queste tratte sono numerosi i punti di imbarco e sbarco ma qui sono indicati i più consigliati, individuati per l'agevolezza e l'accessibilità. Nell'intero percorso Pozzolo-Mantova si incontrano tre sbarramenti (barriere artificiali) superabili solo e obbligatoriamente con altrettanti trasbordi, ed un quarto sbarramento (rosta di cemento sgretolato e sassi, che dà origine ad una piccola rapida) eventualmente superabile con l'effettuazione di un passaggio, al centro della medesima, con salto lieve e di scarsa difficoltà: in caso di imperizia del canoista e/o in presenza di scarsità d'acqua è preferibile evitare lo sbarramento/rapida con un trasbordo, poco prima dello sbarramento, in riva dx (sponda con prato a pari livello) per rimettersi in acqua, subito dopo lo sbarramento, sempre in riva dx.
Sugli specchi d'acqua dei Laghi di Mantova, operatori certificati svolgono escursioni con il SUP, tavola molto simile a quella del surf ma caratterizzata da una maggiore robustezza, che viene utilizzata stando in piedi e impiegando un'apposita pagaia per attraversare le superfici acquatiche.
Gli itinerari in barca sono proposti dalle diverse compagnie di navigazione che operano sul fiume Mincio e laghi di Mantova.
Gli itinerari in canoa sono stati elaborati da Arturo Ghirardi, Responsabile ufficio Promozione delle attività dello Sport della Provincia di Mantova.
E' necessario attenersi rigidamente alle indicazioni relative a punti di discesa, di sbarco e di trasbordo per non incorrere in pericoli anche mortali. Se siete alle prime armi o non conoscete il fiume, è necessario affrontare gli itinerari con l'accompagnamento di guide canoiste esperte.
Il definitivo ritiro del ghiacciaio che modellò il territorio tra il Garda e il Po e che comportò il miglioramento del clima, favorì la comparsa, a partire dal VI/V millennio a.C., dei primi insediamenti stabili intorno all'asta fluviale del Mincio.
Sin dal Neolitico questo lembo di Lombardia orientale rivestì un ruolo di particolare importanza; territorio di frontiera, di contatti, interazioni, scambi, guerre ed alleanze, che fu poi crocevia tra le diverse culture dell'età del Bronzo, nel quale convissero a poca distanza le une dalle altre genti celtiche, venete ed etrusche e che divenne nell'altomedioevo teatro degli scontri tra longobardi e bizantini. Assai numerose e notevoli sono le testimonianze di queste popolazioni disseminate lungo il corso del fiume e nelle sue vicinanze ma solo la domus romana a Mantova e il Parco Archeologico del Forcello sono aree visitabili.
Negli altri casi (e non è inusuale) per preservare evidenze assai precarie e delicate i ritrovamenti sono stati censiti, studiati e ricoperti e altrettanto è avvenuto per quelli non monumentali rinvenuti in corso di opere di edificazione. Perciò in questa pagine si offre un percorso di sintesi delle principali ricerche archeologiche condotte nel territorio attraverso un itinerario che è essenzialmente naturalistico. Al visitatore è dunque richiesto di affidare in modo particolare ad alcuni luoghi l'evocazione dei contesti e dei paesaggi nei quali nacquero e si svilupparono gli antichi insediamenti, luoghi che ancora conservano intatte le proprie caratteristiche originarie.
Percorsi realizzati nell'ambito delle azioni di sistema del progetto "Terre del Mincio", Parco del Mincio ente capofila, autori Alberto Crosato, Raffaella Tremolada, archeologi.
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Titolo: "Archeomincio"
Collana editoriale "Terre del Mincio", itinerari tematici
Ideazione Parco del Mincio
Autori: Alberto Crosato e Raffaella Tremolada, archeologi
Crediti foto: Archivio Parco del Mincio, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, Museo Archeologico dell'Alto Mantovano, Parco Archeologico del Forcello, Alberto Crosato.
Ringraziamenti: dott. Raffaella Poggiani Keller e dott. Elena Maria Menotti (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia), Adalberto Piccoli (Museo Archeologico dell'Alto Mantovano), dott. Claudia Fredella (Parco Archeologico del Forcello).
Info utili
Per escursioni guidate sugli itinerari descritti (per gruppi): segreteria didattica Parco del Mincio 0376/228320
Museo Archeologico dell'Alto Mantovano, Cavriana, Piazza Castello, 5; Tel. e Fax 0376/806330; E-mail: museo.cavriana@libero.it - apertura: da martedì a venerdì 9.00-12.00, sabato, domenica e festivi 9.00-12.00 e 15.00-18.00 (luglio ed agosto 16.00-19.00); chiusura: i lunedì non festivi e dal 16 dicembre al 1 febbraio.
Museo Archeologico Nazionale di Mantova, Mantova, Piazza Castello; Tel. 0376/320003 - Fax 0376/318293; E-mail: sba-lom.mn.nucleooperativo@beniculturali.it - apertura: da martedì a sabato 8.30-18.30, festivi 8.30-13.30; chiusura: lunedì non festivo.
Domus romana di Piazza Sordello, Mantova, Piazza Sordello; Ass. "Rigoletto". Guide Turistiche Abilitate Mantova, aderente Confcommercio, organizzano visite guidate tutti i giorni dal martedì al sabato mattina. Per info e prenotazioni: Tel. 0376/288208 - 338/8678017 - E-mail: info@guidemantova.info - Piazza Cavallotti, 1 - 46100 Mantova
Museo Diocesano di arte sacra Francesco Gonzaga, Mantova, Piazza Virgiliana, 55; Tel. 0376/320602 - 0376/319511 - Fax 0376/320602; E-mail: museofgonzaga@alice.it - apertura: da mercoledì a domenica 9.30-12.00 e 15.00-17.30; lunedì e martedì non festivi aperto solo per gruppi con prenotazione.
Parco Archeologico del Forcello, S. Biagio di Bagnolo S. Vito, SS 413 "Romana", Via Valle; Tel. 0376/413317 (ufficio cultura del comune di Bagnolo S. Vito); E-mail: info@parcoarcheologicoforcello.it - apertura: da marzo ad ottobre tutti i giorni su prenotazione, sabato e domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30; tutti i giorni su prenotazione per visite guidate e laboratori didattici.
Museo Archeologico Virgiliano, Pietole di Virgilio, Via Parma, 34; Tel. 0376/440439 - apertura: su richiesta.
Museo del fiume, Governolo di Bagnolo San Vito, via Nino Bixio, 10: Tel. 340/886468 Pro Loco Bagnolo San Vito; apertura ogni domenica, fino al 31/12/2013 a persona, per gruppi di min. 10 persone.
Pubblicazione realizzata con il progetto integrato d'area "Terre del Mincio, waterfront dal Garda al Po" - co-finanziamento europeo FESR, POR 2007-2013 - Linea di intervento 4.1.1.1 "Promozione e diffusione di una fruizione sostenibile del sistema delle aree protette attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale" - Regione Lombardia - Parco del Mincio ente capofila.
Gli itinerari sulle due ruote nell'area protetta Parco del Mincio, che include le "Terre del Mincio", sono numerosi, spesso integrati da strade bianche facilmente percorribili, e attraversano tutto il Parco. Il percorso più conosciuto è la Mantova-Peschiera mentre a sud della città i percorsi in bicicletta seguono l'argine del Mincio fino al Po.
Numerosi tragitti intermedi permettono di raggiungere il Centri visita Bertone e la Riserva naturale Foresta Fontana (da Mantova, primo tratto della Mantova-Peschiera), e il Centro Visita e Museo etnografico dei mestieri del fiume di Rivalta sul Mincio (da Mantova percorrendo la nuova ciclabile fino a Grazie e proseguendo fino al borgo di Rivalta). Il tour delle sponde dei laghi di Mantova (parco periurbano) è una ulteriore opportunità per conoscere l'habitat naturalistico che lambisce il capoluogo. Ogni anno nel mese di maggio si svolge nel Parco la manifestazione "Roundabike", un fitto calendario di eventi e itinerari dedicati al cicloturismo.
Se volete noleggiare una bicicletta ecco dove nelle Terre del Mincio
Se volete stampare una mappa diversa da quelle georeferenziate di questa pagina o pubblicazioni divulgative sul territorio
Le Terre del Mincio custodiscono al loro interno numerosi e significativi scrigni di biodiversità, habitat unici generati dall'armonioso incontro tra la pianura e le acque del fiume, e popolati da specie animali e vegetali rare, a rischio di estinzione oppure protette. Sono due le Riserve Naturali e Siti di importanza comunitaria (SIC) della rete "Natura 2000": le zone umide delle "Valli del Mincio e laghi di Mantova" e la "Vallazza". Una terza riserva, fuori dai confini del Parco ma affidata alla gestione dell'ente Parco, è "Castellaro Lagusello". Un ulteriore sito Natura 2000 è "Chiavica del Moro". La riserva naturale "Valli del Mincio" e la "Vallazza" sono inoltre Zone a Protezione Speciale (ZPS) per significativa presenza di fauna e flora di interesse comunitario. Le Valli del Mincio sono anche destinazione turistica d'eccellenza EDEN (runner up 2009).
Nei suoi 73 Km di estensione, il Parco del Mincio confina, a nord, con il Lago di Garda e con alcuni territori ad alta vocazione turistica delle province di Brescia e Verona, e, a sud, con le fertili pianure che circondano il fiume Po. Natura e ambiente sono patrimoni collettivi perciò il Parco promuove e valorizza le collaborazioni con enti, istituzioni e organizzazioni dei territori confinanti con l'area protetta, finalizzate a promuovere la conoscenza e la fruizione sostenibile degli ecosistemi collegati, direttamente o indirettamente, con il fiume Mincio.