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Mobilità sostenibile: il progetto definitivo del ponte a Catena

Il Parco capofila e beneficiario del contributo del progetto FESR co-finanziato dai Comuni di Mantova e San Giorgio

(Mantova, 23 Giu 17) Nel luglio scorso "Mantova ciclabile", il progetto per la mobilità sostenibile candidato ai fondi europei dal Parco del Mincio, con partner il Comune di Mantova e il Comune di San Giorgio, ha ottenuto l'ammissione ai finanziamenti dopo che la Regione Lombardia aveva terminato l'istruttoria di valutazione dei progetti candidati ai fondi europei della mobilità sostenibile ed ha riservato a quello presentato dal Parco del Mincio, dal Comune di Mantova e dal Comune di San Giorgio  nel dicembre 2015, riservando al progetto di Mantova il primo posto in graduatoria.

Ora, dopo che si sono svolte le complesse indagini necessarie e l'iter di concertazione con un fitto panel di enti competenti in materia di vincoli paesaggistici e artistico-archeologici, di compatibilità idraulica, di geologia e dei livelli di impatto dell'opera oltre che compat9ibilità con gli strumenti di pianificazione vigenti, è stato presentato il progetto esecutivo del ponte che attraverserà la darsena di porto Catena a Mantova.

La individuazione della tipologia di ponte scelta è il frutto di riunioni e conferenze di servizio, autorizzazioni, intese, pareri, nulla osta, assensi, coordinati dal Parco in qualità sia di capofila che sdi stazione appaltante, con altri 11 enti del territorio: La Soprintendenza archeologica e de belle arti, l'AIPO, lo STER, la Prefettura, la Guardia di Finanzia, la Provincia di Mantova, il Comune di Mantova, l'ARPA, l'ATS Valpadana, la Tea Spa, alla quale si aggiunge il pare di competenza e paesaggistico da parte dello stesso ente Parco.

Oggi il progetto è stato approvato e presentato in seduta congiunta dal Consiglio di gestione dell'ente Parco e dal Comune di Mantova, nella sala consiliare di via Roma.

 "Ringrazio il lavoro svolto dal Parco del Mincio e dai progettisti – ha commentato il sindaco Mattia Palazzi -. E' stato fatto un bel lavoro di squadra e di ricucitura urbanistica che servirà per evitare la strettoia di via Trieste. Il nuovo percorso ciclopedonale non ha solo una valenza turistica, ma avrà anche una funzione legata alla mobilità cittadina. Presto bisognerà anche affrontare il tema del recupero e della valorizzazione di Porto Catena".

 "E' il risultato di una importante collaborazione fra diversi enti all'interno e al di fuori del Parco – commenta il presidente del Parco Maurizio Pellizzer - nello spirito della comune volontà di valorizzazione dei territori e a favore del turismo sostenibile".

COME SARA' – una "macchina speciale"

La progettazione esecutiva è stata affidata dal Parco del Mincio, ente capofila, allo studio Polaris e illustrata oggi dall'ing. Ugo Bernini.

 Il ponte collega la ciclabile proveniente dai giardini Marani al vicolo Argine Maestro e sarà un tracciato di semplice utilizzo e lettura, dopo che sono stati messi a confronto tre differenzi modelli di quota e pendenza e analizzate diverse soluzioni adottate su darsene in altri luoghi similari. La soluzione individuata ha permesso di ottimizzare le esigenze di tutti i soggetti e di rispondere ai requisiti di funziozionalità e durata.

Il tracciato selezionato per l'attraversamento ciclopedonale nell'area di porto Catena è quello che collegherà le sponde delle banchine nord e sud nella parte più interna e riparata dello stesso; in pratica nella zona corrispondente allo sbocco del canale Rio nel vero e proprio bacino del porto.

L'opera è costituita da due travi lineari a cassone in acciaio corten della lunghezza complessiva di 32,80 ml circa in asse. Più precisamente la prima trave, iniziando da Via Fondamenta, è la porzione di ponte mobile che può compiere una rotazione oraria di 90° verso monte dall'allineamento ordinario con ponte chiuso, posizionandosi parallelamente a Via Fondamenta.

Il ponte è a due campate, una delle quali mobile,  sorretto da due spalle ed una pila centrale, aventi rispettivamente da sinistra a destra una prima luce di 12,00 m (mobile) ed una seconda di 16,00 m (fissa). La prima spalla aggetta circa 5,80 m dal filo di Via Fondamenta ed in essa viene alloggiato il retro-braccio di bilanciamento della porzione girevole, resa necessaria per garantire la movimentazione delle imbarcazioni della guardia di Finanzia in caso di innalzamento dei livelli dell'acqua.  Il ponte saràlargo 3,70 m al lordo dei parapetti e 3,00 m netti interni. Il piano ciclabile è costituito semplicemente da un assito di larice, dotato di illuminazione a raso ma anche sotto illuminato.

Il processo realizzativo è stato studiato per minimizzare le soggezioni alla viabilità ed al bacino portuale esistente. Il nuovo ponte sarà quindi preassiemato nella banchina portuale antistante in due elementi ed in una sola notte sarà movimentato e posizionato sugli appoggi previsti.

Le assi, montate in opera con una idonea pendenza, saranno fissate a dei correnti in legno longitudinali che ne garantiranno una idonea stabilità. Esse saranno distanziate le une dalle altre per consentire una efficace ventilazione e dispersione dell'acqua piovana garantendone di conseguenza la percorribilità in ogni condizione atmosferica, anche proibitiva. L'utilizzo di un materiale naturale quale il larice, oltre ad un inserimento coerente paesisticamente, come convenuto con la Soprintendenza, me consente una semplice permeabilità ed una efficace durabilità, come già sperimentato su ponti analoghi. La soluzione peraltro garantisce una manutenzione assai limitata ed una totale riciclabilità.

I parapetti sono realizzati con una doppia lama parallela in corten distanziata di alcuni centimetri e orizzontalmente saranno posizionati dei cavi di acciaio bruniti e  avrà un'altezza dalla pavimentazione di circa 1,10 m, completato da un corrimano superiore in acciaio brunito. Il canale navigabile nelle parti interessate dall'intervento, verrà dotato di briccole di ormeggio nella parte di percorso in andamento con la Via Fondamenta. Briccole di segnalazione utili per indirizzare i natanti verso la sezione apribile del ponte. Tali briccole, infisse a gruppi di tre pali, saranno utili anche come elementi di protezione del manufatto in caso di accidentali manovre errate.

I TEMPI

"Il ponte sarà transitabile dall'estate 2019", le previsioni fatte dall'ing. Bernini.

L'approvazione del progetto definitivo avverrà entro settembre 2017; l'elaborazione dell'esecutivo entro novembre 2017 e l'approvazione del progetto esecutivo avverrà presumibilmente entro gennaio 2018 a cui seguirà direttamente la procedura di gara per l'individuazione e l'aggiudicazione della esecuzione dei lavori sia del lotto A che B congiuntamente quali lotti complementari e separati di un progetto singolo. Il tempo utile per l'ultimazione dei lavori è stabilito in circa 13 mesi per lotto B e 18 mesi per il lotto A.

GLI ALTRI INTERVENTI DEL PROGETTO E I COSTI

L'importo del progetto è di quasi 2 milioni di euro: 800mila euro è l'importo del finanziamento ottenuto dai fondi Europei di Sviluppo Regionale, che si sommano a quelli resi disponibili dal Comune di Mantova (800mila) e dal Comune di San Giorgio (300mila).

Di questo importo 800mila euro è l'ammontare della realizzazione del ponte, il resto invece serve a creare i raccordi e i  nuovi tratti di ciclabile fino a San Giorgio.

Sono quattro le azioni in programma che potranno sensibilmente migliorare la mobilità leggera cittadina da e verso la città e contribuire così a ridurre il traffico veicolare. Si tratta della realizzazione di una passerella per l'attraversamento ciclo-pedonale di Porto Catena, della realizzazione della ciclabile che collegherà al centro di Mantova i quartieri di  Valletta Valsecchi e di Fiera Catena, e della realizzazione dei tratti di ciclabile che dal centro cittadino portano a Lunetta per poi collegarsi a quelli di San Giorgio a Mottella. Quattro azioni che, una volta compiute, attueranno inoltre la connessione del capoluogo con Eurovelo 7 (la più lunga ciclabile "Del sole" da Capo Nord a Malta) e al suo tratto italiano Bicitalia 1 (in arrivo dal Brennero-Peschiera) e con la Ciclovia delle Risaie .

Una simulazione del futuro ponte ciclopedonale a Catena
Una simulazione del futuro ponte ciclopedonale a Catena
Sindaco di Mantova e Presidente del Parco con la Giunta Comunale e il Consiglio di gestione del Parco, a sinistra il direttore dell'area protetta
Sindaco di Mantova e Presidente del Parco con la Giunta Comunale e il Consiglio di gestione del Parco, a sinistra il direttore dell'area protetta
Il progetto è realizzato con fondi FESR 2014-2020
Il progetto è realizzato con fondi FESR 2014-2020
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